Telephone Booths ,
1967,
Acrilico su masonite |
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Considerato uno dei
fondatori del movimento di fotografia-realista internazionale dei tardi
anni sessanta del secolo scorso, con pittori come Malcolm Morley, Chuck
Chiusura, e Duane Hanson.
Ha studiato belle arti allo School of the Art Institute di Chicago.
E' stato profondamente affascinato dai lavori dei pittori realisti e ne
ha studiato le tecniche approfondendo le opere di Edgar Degas,
Edward Hopper, e Tommaso Eakins che sono rappresentati fortemente nella
raccolta dell'School of the Art Institute.
Si trasferì a New York City (NYC) nel 1956
e qui per i successivi 10 anni ha lavorato come grafico per
vari editori di periodici ed agenzie pubblicitarie.
Nel 1967 dà inizio al suo tema
artistico: Photo-Realism
(Fotografia-realistica).
E' tuttora considerato un maestro inarrivabile dei paesaggi cittadini
del Photo-Realism.
Quest'opera gli ha consentito grande visibilità mediatica e
lo ha fatto conoscere al grande pubblico.
Rappresenta una fila di cabine telefoniche pubbliche che offrono la
visione quasi più che fotografica sia delle persone che si
trovano all'interno e che volgono le spalle all'ossrvatore sia una
confusa percezione di immagine riflessa delle costruzioni che
fronteggiano le cabine stesse.
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Ansonia,1977,
olio su tela,
122 x 152 cm,
New York, Whitney Museum
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Ansonia e' il grande albergo dei primi del '900 che si
scorge in lontananza.
Siamo nell'Upper west side di New York.
L'albergo si trova alla confluenza tra la sessantanovesima e
Broadway.
L'hotel e' famoso per aver ospitato musicisti e cantanti come
Stravinskij e Caruso.
Richard Estes ha realizzato Ansonia nel corso di 4
mesi, dal Dicembre '76 all'Aprile '77, usando alcune fotografie
scattate in quell'area molti mesi prima.
Le nuvole che sembrano riflettersi nella vetrina a destra in
realtà sono piante collocate all'interno della
vetrina stessa
Estes usa le fotografie come strumento per la realizzazioe dei suoi
quadri.
Le sue vedute però, a differenza delle foto, sono
completamente a fuoco, anche nei dettagli piu' piccoli e lontani.
Estes dice spesso "Mi piace pensare alla fotografia come a
uno schizzo da usare e non come a uno scopo da raggiungere".
Estes aggiunge alle composizioni anche elementi tratti dalla sua
immaginazione.
Le sue opere quindi non ritraggono la realta' ma una serie di finzioni
realistiche.
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BrooklynBridge, 1993,
olio su tela,
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Il Ponte di Brooklyn, completato nel 1883 ad opera dell'ingegnere
tedesco John Augustus Roebling, rappresenta oggi il primo ponte
costruito in acciaio ed ha rappresentato per lungo tempo il ponte
sospeso più grande al mondo.
Collega tra di loro l'isola di Manhattan ed il quartiere di Brooklyn
(un tempo due cittadine distinte dello Stato di New York, oggi due
quartieri di New York) attraversando il fiume East River.
Il punto di osservazione offerto dall'autore è di massima
originalità.
Si tratta di uno dei due punti (verosimilmente quello sud) posti sui
piloni della struttura che fungevano da attracco per la teleferica, un
tempo utilizzata per il trasporto delle persone.
Estes ha spiegato che i suoi dipinti sono una risposta alla vita di
citta'. "Raffigurando qualche cosa, ci si mette in condizione
di controllarla, come nel caso degli uomini delle caverne e delle loro
raffigurazioni di animali selvaggi. La cattura della forma di un
animale rendeva meno minacciosa l sua presenza?"
Si può dire quindi che il ponte qui rappresentato esprima
l'intenzione dell'autore di mostrare come le capacità
tecniche umane consentano di superare ostacoli naturali (il fiume).
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Broad Street NYC, 2003,
olio su tavola, |
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Broad Street è situata nel Financial
District della città New York, distretto amministrativo di
Manhattan, a precisamente la si incontra andando da South
Street verso Wall Street.
La strada prende il nome dal Canale Broad che
sostituì. Originalmente un'insenatura dall' East River, il
Canale fu affiancato da due solidi argini, i cui
percorsi frono pavimentati nel 1676.
Il canale fu riempito nel 1676 perché i fruttivendoli,
compresi i nativi americani, che venivano in canoa da Long Island
lasciarono l'area colma di rifiuti, e sempre men o watercraft erano piccole abbastanza per usare
il canale.
Il Canale Broad era il punto di attracco originale dei traghetti che
collegavano Manhattan a Brooklyn.
Quando l'area divenne il centro dell'attività finanziaria,
tutti i più piccoli edifici furono sostituiti
con grandi banche. La maggior parte delle strutture oggi
presenti sono il risultato dato dalla svolta finanziaria del
20 secolo, e costituito da edifici moderni costruiti
dopo i 1950.
L'opera rappresenta con una soluzione molto originale le costruzioni
presenti partendo dal loro riflesso sulla carrozzeria di una vettura
pacheggiata nella piazza in una giornata di chiarissimo sole.
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Staten
Island Ferry Slip, 1998,
olio su tavola, |
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Lo Staten Island Ferry, ovvero il Traghetto per Staten
Island (da e verso la città di New York) è un
servizio gratuito per il traghetto di passeggeri (in ferryboat), che
attualmente è operato dal New York City Department of
Transportation, e che si svolge tra l'isola di Manhattan e Staten
Island.
Il traghetto parte da Lower Manhattan nel molo South Ferry, vicino a
Whitehall Circle, nella punta più settentrionale di
Manhattan nei pressi di Battery Park.
Sull'isola di Staten Island, il traghetto approda al St. George Ferry
Terminal su Richmond Terrace, vicino al Richmond County Borough Hall e
alla corte suprema di Richmond County.
L'artista non rappresenta in quest'opera il traghetto nella sua
interezza ma ne coglie un particolare in movimento sull'acqua.
All'osservatore pare di trovarsi sulla balaustra e di sporgersi.
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'Times Square, 2004,
olio su tela,
93,98 x 162,56 cm,
Private collection
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Times Square è uno dei maggiori incroci del
distretto newyorkese di Manhattan, all'intersezione tra Broadway e la
Seventh Avenue e si estende dalla West 42nd Street alla West 47th
Street. Times Square è formata dagli isolati compresi tra la
Sixth Avenue e la Eighth Avenue e tra la West 40th Street e la West
53rd Street formando la parte più a ovest dell'area
commerciale di Midtown Manhattan.
Pur essendo più piccola della Piazza Rossa a Mosca, della
Puerta del Sol a Madrid, degli Champs-Élysées a
Parigi, di Trafalgar Square a Londra o di Piazza Tiananmen a Pechino,
Times Square ha tuttavia raggiunto lo status di icona paesaggistica ed
è divenuta un simbolo della sua città.
Times Square è nota soprattutto per i grandi e numerosi
cartelloni pubblicitari animati e digitali.
Estes pone l'osservatore di fronte ad una vetrina con l'angolazione di
circa 30° che gli consente di cogliere elementi reali (il
passante sulle strisce pedonali) ed elementi riflessi (il pulman giallo
frantumato dalla rifrazione della luce) .
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ParisOperaHouse,
2000,
olio su tela, |
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Un muro di vetro traversa lo spazio illustrato,
lo recede in profondità e lo divide in due
metà: l'interno ed il fuori di un finestrino di un autobus.
Il pannello di vetro qualche volta riflette ed in altri punti
funziona come una superficie trasparente confondendo tutto all'interno
del dipinto.
Le finestre e le riflessioni presenti confondono la nostra
comprensione della realtà e mettiamo in dubbio
quello che è e quello che noi stiamo
oserviamo.
“Lui è un creatore di labirinti nei
quali il naturale e l'artificiale, la realtà ed
l'apparenza, sono ospiti ad una
festa mascherata.” |
Academia,1980,
olio su tela,
61 x 137,2 cm
Private Collection, USA,
Courtesy of Marlborough Gallery, New York |
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Il Realismo di Estes non è la riproduzione
passiva di quello che noi vediamo ma piuttosto un interrogarsi circa
il visibile, fino all'uso quasi ossessivo di riflessioni
visive.
Questo genere di
riflessioni appaiono in tutto il lavoro di Estes: su macchine ed
autobus, in vetri di finestra e vetrine di negozio ed perfino
sull'acqua.
Le riflessioni raramente sono lisce ed uniformi piuttosto sono
rappresentatete con onde e gorghi che alterano e distorcono quello
che riflettono.
Ciò trova un senso nel fatto che forse le
riflessioni della realtà non sono quelle
che sembrano (l'ie. la definizione di Baudrillard
dell'Iper-realtà)
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Vinelhaven Maine, 1997,
olio su tela,
88,9 x 71,7 cm,
Private Collection, USA,
Courtesy of Marlborough Gallery, New York |
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Vinalhaven è una città posta nelle Fox Islands
nella Contea di Knox, Maine, Stati Uniti. La popolazione era di 1,235 abitanti
al censimento del 2000. È la patria della pesca dell'aragosta. Non esistono
ponti per l'isola, Vinalhaven è accessibile da Rockland con circa 1 ora e 15
minuti di traversata di traghetto attraverso Baia di West Penobscot, o in
elicottero dall'aeroporto di Rockland.
Estes in questa tela pone
l'osservatore sporto sul traghetto che su un mare calmo e liscio come una tavola
è diretto all'isola il cui profilo si scorga in lontananza.
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People's Flowers, 1971,
olio su tela,
153 x 101,2 cm,
Carmen Thyssen-Bornemisza Collection on loan to the Museo
Thyssen-Bornemisza, Madrid |
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Estes è molto attento non solo verso
l'ambiente cittadino, ma anche al come perfino una metropoli
come NYC possa avere i suoi momenti di assenza di presenza
umana (di vuoto).
I suoi lavori, come quelli di tutti i Fotografi-realisti ,
sono presi da fotografie. Ma il primo Estes aspetta fino a che sul
luogo da riprendere non sia presente alcuna persona
visibile. Solo allora scatta le sue fotografie.
sembra quasi che il pittore utilizzi una tecnica che
appartiene alla antica tradizione dell'utilizzo
del trompe l'oeil (ingannare l'occhio) arte nella
quale furono maestri gli olandesi e gli artisti del Rinascimento
italiano.
Le prospettive delle città di Estes includono una
ricchezza di segnali che forniscono particolari di tempo e di
luogo, come ad esempio i modelli delle automobili, i maifesti
pubblicitari, le vetrine dei negozi, persino gli abiti indossati dai
passanti (quando sono presenti).
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Nedick's, 1970,
Olio su tela,
121,9 x 167,6 cm,
Carmen Thyssen-Bornemisza Collection
in prestito al Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
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Dice Estes che, "io non credo che la
fotografia sia l'ultima parola nel Realismo. Io posso
scegliere cosa per fare o cosa per non fare con la fotografia.
Io posoos aggiungere o sottrarre da quella ... così quello
che io sto tentando di dipingere non è qualche cosa diverso
ma qualche cosa più come il luogo che ho
fotografato. “
Quello che è interessante è
il concetto di simulacrum sia come trascuratezza irreale,
somiglianza superficiale sia come
sembianza.
In quest'opera l'autore ci offre una ricchezza di particolari e una
ricerca di perfezione veramente strabiliante. Sono di grande
impatto non solo le grandi vetrarte ma anche e soprattutto le stie dei
polli sulla destra. Gli interni sono dettagliatissimi ed il logo della
coca-cola ha un gusto tridimensionale . |
Post
Office, 2004,
Stampa di xilografia
Disegno 40,64 x 37,47 cm,
Foglio 59,05 x 56,83 cm, |
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Anche quest'opera mette in risalto l'amore di Estes per
i paesaggi metropolitani.
Di quest'ufficio postale l'osservatore non scorge alcun dettaglio se
non, data la sua importanza nella vita della comunità, il
parcheggio "selvaggio" che lo circonda e ne fa intuire la presenza.
A testimonianza della ricerca ed il gusto per il
particolare, che contraddistinguono l'autore, sono da notare la chiazza
d'acqua sull'asfalto (così comune nelle vie cittadine di
tutto il mondo e dovuta forse ad una perdita dell'impianto idrico,
visto che il resto dell'immagine non offre oggetti bagnati
dalla pioggia) e la struttura di un edificio di culto (forse una chiesa
di gusto gotico) che viene riflesso dall'auto in primo piano. |
View of Florence, 1985,
olio su tela, |
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Un'immagine d'Italia |
Flughafen,
1981,
Disegno 35,56 x 50,8 cm,
Foglio 49,53 x 69,85 cm, |
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Kentucky Fried Chicken,
2007
Tela con 110
colori
Immagine: 60,96 x 39,5 cm
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Detail,
Times Square, 2000
Immagine: 39,81 x 24,5 cm
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Downtown,
near Broadway, 2003
Immagine: 39,5 x 29,09 cm
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Downtown-Reflections,
2001
Immagine: 40,43 x 25,4 cm |
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Salzburg
Cathedral, 1981
Immagine: 50,8 x 37,46 cm
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Study VI,
New York Harbor, 1997
Immagine: 24 x 19,98 cm
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