58 Rambler 1967, olio su tela,76,2 x 81,28, Courtesy of Brauer Museum of Art, Valparaiso, Indiana, USA
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Quest'opera mostra la composizione prevalente delle sue opere: un primo piano una strada asfaltata, il mezzo contiene il soggetto principale, molto spesso una macchina parcheggiata, e sullo sfondo la facciata di uno degli edifici residenziali della California. Utilizza forme semplici e lineari
Inizialmente, per poter lavorare sui dipinti, Bechtle ha utilizzato la fotocamera tale da preservare la scena dal cambiamento di luce,registrando ogni minimo dettaglio. La tecnica che utlizza consiste nel proiettare le diapositive a colori direttamente sulla tela e dopo aver delineato i contorni delle forme a matita, costruisce il lavoro con la vernice per stabilire la presenza della forma ,luce e colore.
Dipinge scene della cultura americana suburbana trasformandole, per alcuni critici, in metafore di alienazione e solitudine. Ecco come in questo caso che spesso, ma non sempre, raffigura paesaggi urbani neutrali oggettivi e primi di qualsiasi presenza umana.
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'60 T-Bird 1967-68 olio su tela, Collection UC Berkeley Art Museum
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| Questa è un'immagine iconica della rappresentazione delle automobili. Raffigura il fratello dell'artista accanto con orgoglio alla sua coupé perfettamente bianca con pneumatici grigi con strisce bianche. Lo sfondo è quello classico delle rappresentazioni di Bechtle: l'edificio e la strada asfaltata.
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' 61 Pontiac 1968/1969 olio su tela,153.7 x 215.9 Collezione del Whitney Museum of American Art, New York
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In questo dipinto Bechtle rappresenta la sua famiglia: sulla sinistra c'è l'artista, al centro suo figlio Max e sulla destra sua moglie con in braccio sua figlia, Anne. Lo sfondo è caratterizzato dai soggetti presi da contesti post-industriali:l'automobile, una Station Wagon, parcheggiata nei quartieri della California,che richiama il periodo del dopoguerra borghese, le strade asfaltate ma anche ampi spazi verdi.
L'ascendenza della pop art è evidente: Bechtle ha interessa per il quotidiano,dipinge gli spazi in cui vive. Lo emoziona dipingere gli spazi come li vede piuttosto che pensare a come potrebbero essere modificati facendo sempre attenzione alla tecnica. Lui stesso afferma:
"Sono interessato a come stanno le cose. Mi piace vedere le cose come sono, piuttosto che pensare a come esse possono essere cambiate. La ricchezza e la gamma del mondo visivo costantemente mi emoziona e meraviglia. Sono in particolare interessato ad utilizzare la parte del nostro mondo che ci sembra di notare almeno ... cioè, il nostro ambiente quotidiano come viviamo giorno per giorno. Così, ho dipinto amici e la famiglia, le case familiari, strade e quartieri. I dipinti sono su un unico argomento: la vita della classe media americana vissuta in California. All'argomento si aggiungono i problemi riguardanti la pittura formale(l'uso del colore e della luce, del disegno e del tipo di tratto)"
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Alameda Gran Torino, 1974, 48x69 Collection SFMOMA
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Si tratta di una station wagon parcheggiata,simbolo della classe media americana Nonostante l'origine dalla fotografia, tuttavia, la tela è interamente una pittura: infatti, sotto la lucentezza delle loro superfici lisce si trova una rete strutturata di pennellate e tocchi.
La lucentezza originaria del dipinto suggerisce immagini pubblicitaria, In realtà Bechtle rappresenta in genere le auto di famiglia, come questa station wagon.
Lavora da fotografie di soggetti già noti (la sua famiglia e della casa, per esempio) per descrivere momenti precisi nel tempo. Il fatto che Bechtle dipinga gli spazi dove ha vissuto è testimoniato da un abitante del luogo che nel 2009 ha dichiarato di possiede una stampa della Alameda Gran Torino e di aver scoperto di vivere a soli cinque isolati di distanza dal Gran Torino Bechtle House.
Afferma che "non era così difficile trovare il luogo, soprattutto perché Bechtle non ha cambiato l'indirizzo quando lo ha dipinto, ma anche perché la casa non è cambiata molto nei 35 anni che sono passati: le siepi del vicino sono più alti e la porta del garage è di colore diverso, ma parcheggiate un carro '72 woody Gran Torino nel vialetto e davvero non sareste in grado di distinguere la differenza tra ora e il 1974."
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Foster's Freeze,1975, olio su tela
the Robert B. Mayer Family Collection
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Uno dei dipinti più rigorosi di Bechtle, questo immagine esemplifica il suo interesse nelle indagini del quotidiano, o come dice l'artista stesso l'interesse nel" quasi niente" che le sue composizioni possono contenere: la scena dipinta infatti, a imitazione di un istantanea, cattura un fugace e insignificante momento della vita quotidiana, quasi indistinguibile dal momento che viene prima o dopo:la sua prima moglie e bambini piccoli siedono solennemente a mangiare un gelato.
Proprio come in un film, dove dopotutto si tratterebbe di immagini quasi identiche in successione tra loro. La bambina al centro rende bene quest'idea "del film".
Molte critiche al fotorealismo hanno sottolineato la troppa neutralità e il tedio dei momenti di vita dipinti, tuttavia si vede in questo esempio come invece la sua immagine è sempre personale e presenta anche un profondo contenuto emotivo.
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Agua Caliente Nova , 1975, olio su tela, 48 x 69 cm Collection of the High Museum of Art
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Questo dipinto mostra la moglie e i figli in piedi accanto alla loro automobile in una giornata calda nel cayon
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Watsonville Olympia,1977, olio su tela,48 x 69 cm. Collection of the artist, courtesy of Gallery Paule Anglim and Barbara Gladstone Gallery;
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L'artista rappresenta una giovane californiana di cui non si conosce l'identità. Il nome della ragazza ricorda il nome di il dipinto di Manet del 1863, anche se non hanno niente in comune.Anche se non conosciamo chi possa essere, il dipinto conferisce un senso di famigliarità.
Colta con impressionante realismo in un momento quotidiano di un giornata d'estate, la ragazza colpisce per la sua naturalezza: sorride ed è vestita con dei pantaloncini corti e una maglietta a maniche corte del tutto abituali, porta gli occhiali da sole e tiene in mano una bottiglia di "Oly birra" che ne fanno qualcosa di più reale di un semplice manichino. Infatti in questi personaggi la gran massa di consumatori californiani si può rispecchiare e riconoscere.
La loro presenza muta e dimessa ci inquieta proprio perché li vediamo (e li sentiamo) simili a noi, così goffi e normali da sembrarci qualcuno di conosciuto. Questi personaggi, replicanti di milioni di uomini e donne della classe media americana, potrebbero benissimo sostituirsi a noi. La posizione di Bechtle sembrerebbe polemica ma si mantiene di fatto abbastanza ambigua : non è chiaro dove finisca la provocazione e dove inizi l'accettazione dei prodotti umani e culturali della civiltà di massa
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Potrero Table, 1994, olio su tela,36 x 77 cm. Collection of the artist, courtesy of Gallery Paule Anglim and Barbara Gladstone Gallery
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Gli artisti iperrealisti,influenzati dalla Pop-Art tendono molto ad rappresentare i luoghi del consumismo e delle attività di massa post industriali. In questo dipinto l'artista volge la sua attenzione sull'intimità della vita domestica, gli interni di un abitazione: ci troviamo in una sala da pranzo all'ora di cena, infatti la tavola è apparecchiata.
Seduti intorno al tavolo in una posa rilassata e "informale" vi sono due signori: le fonti non rivelano la loro identità, anche se il signore sulla destra potrebbe essere l'artista stesso dato la sua somiglianza con le fotografie della biografia.È da notare come realizza bene l "effetto specchio" dei vetri sullo sfondo, cosa che non si verifica nella fotografia: a differenza di essa, ogni elemento è completamente a fuoco, anche nei dettagli piu' piccoli e lontani. Tecnica molto usata anche da Estes
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Potrero Crest - 19 e Pennsylvania, 1995, olio su tela, 40 x 48 cm Courtesy John Berggruen Gallery, San Francisco
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L'uso della luce forte e le ombre creano uno stato d'animo solitario. Anche questa è una delle tipiche composizioni dell'artista: in un primo piano una strada asfaltata,al centro delle automobili parcheggiate e sullo sfondo un edificio.
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