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Paul Klee

Munchenbuchsee, 18 dicembre 1879 - Muralto, 1940


Testo di Andrea Codella



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Paul Klee nasce a Munchenbuchsee, nelle vicinanze di Berna, il 18 dicembre 1879 da madre svizzera e padre tedesco. Figlio di un ottimo professore di musica, nasce in un clima familiare molto colto. Inizia a studiare violino all'età di sette anni, e presto diviene membro di un'orchestra. Alla musica accompagna inoltre studi artistici,mostrando una naturale propensione al disegno. Nel 1897 decide di trasferirsi a Monaco di Baviera, cominciando a maturare volontà di approfondimento della propia tecnica artistica: qui inizia a studiare all'"Accademia delle Belle Arti", dove ha l'opportunità di conoscere Kandinsky e parallelamente l' incisore Walter Ziegler lo inizia alla tecnica dell' acquaforte.
Per arricchire la sua esperienza culturale, decide di intraprendere un viaggio in Italia, e tornato in Svizzera nel 1903, prepara la seriedi incisioni ad acquaforte, conosciute anche come "Invenzioni". Nel 1906 sposa la pianista Caroline Stumpf, conosciuta al termine di un concerto dieci anni prima. Ma aciò segue una cocente delusione professionale, in quanto le sue "Invenzioni" vengono rifiutate dalla giuria della Secessione primaverile di Monaco. Successivamente entra a far parte della cerchia "Der Blaue Reiter" (il cavaliere azzurro), creata da Kandinsky, con la quale terrà un' esposizione nel 1912.Nel 1914 compie un viaggio a Tunisi con alcuni suoi amici, maturando un forte gusto per i colori caldi, che diventeranno la base di diverse sue opere future.
Durante la Prima Guerra Mondiale Klee indossa la divisa dell' esercito tedesco (precisamente dal 1916 al 1918); una volta terinato il conflitto, ritorna alla sua atività di artista, e le sue opere acquistano nuovo fascino e nuovo interesse, essendo ispirate alle avanguardie dell' Espressionismo e del Cubismo. Nel 1920 l' architetto Walter Gropius offre a Klee l' imsegnamento alla scuola d' arte e architettura Bauhaus; fra i diversi corsi, quello principale che tiene da titolare è "Teoria della forma e del colore".
Nel 1924 decide di fondareil gruppo "Del blaue vier" ( i quattro azzurri) assieme agli artisti, nonchè amici, Kandinskij, Feininger e Jawlenskij, tenendo diverse mostre astrattiste, soprattutto in America e a New York. Nel '31 lascia la scuola d' arte dove stava insegnando per ricoprire il ruolo della prestigiosissima cattedra di pittura a Dusseldorf. Ma dopo soli tre anni, poichè il regime nazional-socialista considerava "indegno e degenerato" il suo modo di dipingere, fu costretto a rassegnare le dimissioni. Inoltre molte sue opere vennero confiscate dal regime nazista, nel corso della campagna contro l' arte moderna, ed esposte nel 1937 insieme ad altre opere di artisti considerati inadatti al regime.
In forte stato di depressione, Klee si trasferisce a Berna, dove chiede la cittadinanza svizzera invano, poichè non la ottiene. Inoltre è afflitto da una grave malattia, la "sclerodermia", che accentua notevolmente il peggioramento del suo stato psico-fisico. A causa di tutto ciò, la sua pittura assume uno stile decisamente cupo: sfondi monocromi e pennellate scure. Nel giugno del '40 muore a Muralto, nei pressi di Locarno: la Svizzera gli concesse la nazionalità soltanto sei giorni dopo la sua morte.

STILE

La caratteristica fondamentale dello stile di Klee è l' interesse per il colore; questo si espicita in due componenti, una empirica e l' altra emotiva.
All' inizio della carriera l' uso del colore di Klee era molto discreto: i suoi acquarelli mostrano che era interessato maggiormente al valore di una tonalità sulla scala, che alla sua componente psicologica e mentale. Come spiega lo storico d' arte Baumgartner, Klee si era dedicato allo studio della tonalità (la scala del rosso, del verde e del marrone), fino a quando lui stesso dichiara di aver fatto la scoperta del colore. Infatti a partire dal '13-'14 la sua tavolozza comincia a crescere e ad arricchirsi: ai colori primari ne vengono aggiunti di nuovi, e un mondo nuovo, certamente meno oscuro e grigio, si apre ai suoi occhi.
L' influenza maggiore sul colore di Klee la ebbe Delaunay, il quale scrisse nel 1913 l' articolo intitolato "La lumière" e tradotto da Klee l' anno stesso. L' anno successivo Klee effettuò un viaggio in Tunisia che gli permise di far lievitare dentro se stesso le idee di Delaunay sulle quali aveva meditato in precedenza. Alla scoperta del colore segue una maggior padronanza della tecnica ad olio: le sue composizioni diventano più astratte, mentre il gesto si fa più libero. Cominciano di fatto a delinearsi valori come la dinamicità del movimento e il rapporto fra energia individuale ed energia cosmica.
Si può dunque affermare che il contributo di Klee all' arte moderna è stato duplice, per quanto riguarda la ricera sul colore: da artista e da scienziato. Baumgartner conclude dicendo che Klee interpretò in maniera personale la teoria della luce e del colore di Robert Delaunay, facendola diventare la propia poetica pittorica, ma allo stesso tempo fece esperimenti empirici molto metodici per allargare la scala di iterazione fra i colori, come i contrasti complementari, o i contrasti fra colori caldi e freddi.

 
AFORISMI

"L' arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è".
"Il colore mi possiede. Non ho bisogno di tentare di afferrarlo. Mi possiede per sempre, lo sento. Questo è il senso dell' ora felice: io e il colore siamo un tutt' uno: sono pittore".