APPUNTI DI STORIA DELL'ARTE

Dipartimento di Disegno e storia dell'arte del Liceo "Primo Levi" di San Donato Milanese

Mark Rothko

Dvinsk (Lettonia), 1903 - New York, 1970

Untitled,(tre nudi)
1934, .............
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Uomo con la faccia verde
1935,....................
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Untitled, (The+Subway)
1937, -------------------
Nel 1867 fece un viaggio a Parigi dove soggiornò per due mesi e prese subito confidenza con l'ambiente artistico della città; conobbe Meissonier, iniziò a collaborare con la Galleria d'arte Goupil che subito gli comprò alcuni quadri e altri gli furono commissionati da altri negozianti. Quando tornò a Firenze espose anche alla Promotrice (nell'ottobre del '67) ed ebbe un successo straordinario sopratutto con Il passaggio degli Appennini, che insieme agli altri esposti andò subito venduto. Scrisse Adriano Cecioni: Il successo di questo quadro giunse al fanatismo. Si vedeva una strada fangosa con una diligenza, tinta di giallo la metà in sù, che andava verso l'orizzonte, un muro fradicio, un cielo cupo con dei nuvoloni scuri e quasi neri sull'orizzonte, di dove sembrava venire un temporale; uno strappo nell'aria che lasciava vedere un pò di chiaro, ciò che rendeva bene l'agitazione di un cielo burrascoso, ed aumentava la tristezza dell'effetto. Tutto questo eseguito in modo tale in modo da far rimanere stupitio chiunque
Anche Diego Martelli, il critico che sosteneva i macchiaioli, lo sottolineò nel "Gazzettino delle Arti del Disegno".

In effetti è un quadro straordinario ancora oggi per gli effetti di luce, per il racconto delle emozioni provate e trasmesse: la strada bagnata, il silenzio dopo la pioggia, i riflessi sulla strada, il vapore che avvolge le case, l'albero solitario, la poca neve rimasta ai bordi della strada.
La strada da Napoli a Brindisi1872, Indianapolis, Museum of Art
Westminster, 1878 Questo dipinto monumentale, realizzato per il banchiere Keyes Knowles, il suo più importante mecenate e collezionista fu molto ammiratoall'Esposizione Universale di Parigi del 1878 per la verità nella rappresentazione degli effetti atmosferici, ma anche per la maniera con cui si staglia, come un'apparizione fantastica, la mole del grande palazzo neogotico, sede del parlamento britannico. Come scrisse Emile Bergerat, emerge leggero come un castello di vapori e i cui fini profili sembrano ritagliati dai capricci del vento (da Fernando Mazzocca, De Nittis Rizzoli-Skira)
La pattinatrice
1875, Dunkerque, Musée des Beaux-Arts
La pattinatrice, 1875 Nel 1874 non espone al Salon ma segue l'invito di Degas a partecipare alla prima mostra degli impressionisti nell'atelier del fotografo Nadar. In questi anni ('74-75) alterna le scene mondane come L'Amazzone o Ritorno dalle corse con squarci di vita reale come in Place des Pyranides o nelle vedute Londinesi come Piccadilly, e sopratutto con la serie delle pattinatrici come questa o Sulla neve.

Scrisse nel Taccuino ( i suoi appunti, poi ricomposti ed editati dalla moglie nel 1895) "Parigi è tutta bianca di neve. Una bianca coltre ricopre per tutta la lunghezza del viale i rami spogli, le poche foglie attaccate e le grate dei cancelli"
Non aderiva completamente però alla tecnica impressionista infatti scrisse a Cecioni che poi pubblicò la lettera sul "Giornale Artistico" nel luglio '74 : qualche volta arrivano a essere informi, tanto in loro è predominante la sola macchia del vero.
Quest'opera segna il deciso abbandono delle atmosfere leziose e alla moda delle opere precedenti, le opere del gusto Goupil, e il passaggio a visioni di città sempre più impressioniste. Aiutato da arditi tagli prospettici forse suggeriti dalle esperienze fotografiche De Nittis, riesce a racconatre benissimo la vita cittadina di Parigi. Edifici in costruzione, come questo cantiere del Pavillon Marsan, folla nelle strade, brulichio di vita, cartelloni pubblicitari. L'opera venne esposta al Salon del 1876. De Nittis la ricomprerà dal gallerista Goupil e poi la regalerà al Musée du Luxembourg, oggi Museo d'Orsay.
Una versione più bozzettistica è esposta a Milano alla Galleria d'Arte Moderna
il salotto della principessa matilde bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb