Claude Monet

Parigi, 14 Novembre 1840 - Giverny, 6 Dicembre 1926


Testo di Emanuele Gasparini



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Claude Monet nasce il 14 novembre 1840 a Parigi. Artista alle prime armi, trascorre la propria giovinezza con la famiglia a Le Havre, qui ha come primo vero maestro Boudin che gli insegna come ogni cosa dipinta sul posto abbia sempre una forza, un potere, una vivacità di tocco che non si ritrovano più all'interno dello studio; lo indirizza così alla pittura del paesaggio en plein air. Sarà proprio Boudin a consigliargli di trasferirsi a Parigi. La capitale francese era in effetti anche la capitale della cultura ed è naturale che lì il pittore avrebbe trovato adeguati stimoli per sviluppare le sue idee.

Nel 1859 si trasferisce nella capitale qui non si dedicherà agli studi accademici ma al lavoro libero all’"Academìe Suisse"e nei sobborghi parigini dove, oltre a rimanere colpito dalla pittura di Delacroix, e Corot, incontra artisti già in conflitto con le giurie dei Salons come Pissarro e Manet.Si crea tra i pittori un forte legame umano ed artistico che spesso li porta a dipingere insieme in un prolifico scambio di tecniche ed idee.

Nel 1861 riceve la chiamata alle armi, è arruolato nel corpo dei cacciatori d’Africa e parte per l’Algeria,dove le luce ed i colori di quel luogo contribuiscono a creare in lui la passione per la natura per le sensazioni che la sua osservazione fa scaturire. Solo l’intervento della zia Marie-Jeanne, grazie alle sue conoscenze, riesce a farlo esonerare nel 1862.

Tornato a Parigi Monet incontra il suo ultimo e vero maestro:Jongkind. Al quale egli afferma di dovere “ L’educazione definitiva del suo occhio”.Nello stesso anno è accolto nell’atelier di Gleyre ed è qui che incontra Renoir e Sisley ma lega in modo particolare con Bazille, tutti occupati nello stesso atelier.

Nel 1866 dipinse “Camille in abito verde” con la modella ,Camille appunto, avrà un figlio nel ’65 e si sposerà nel 1870, resteranno sposati fino al 1879, anno della morte di lei.

Nel decennio che va dal 1870 al 1880 sono anni di grande impegno artistico ma è anche un periodo pieno di delusioni e bocciature ad opera della critica dei salons. Egli infatti espone i suoi quadri in tre differenti edizioni’74 ’76 ’77 ma viene sempre aspramente giudicato.
Tra il ’72 ed il ’78 abita ad Argenteuil periodo in cui dipingerà “Impressione, sole nascente” un quadro che segnerà l’inizio e conierà il nome del movimento impressionista.
Nel ’78 si trasferisce a Vetheuil ove si stabilisce grazie al sostegno economico di Manet.

Nell’81 si sposta a Giverny e sono questi gli anni che lo portano al successo dopo un lungo periodo di grande difficoltà, finalmente Monet comincia ad essere apprezzato e nel 1880 si svolge la sua prima mostra personale diretta da Renoir. Dal 1886 ha un successo sempre crescente ottenendo l’appoggio di Gustave Geffroy e Clemenceau. Grazie a quest’ultimo verranno create due stanze all’Orangerie per ospitare la serie delle ninfee.


Nel 1890 ormai divenuto un artista di successo e non avendo più problemi economici, acquista la proprietà di Giverny ed inizia i lavori per la creazione dello stagno dove seminerà le ninfee.
Nel 1892 sposa Alice Hoschedè. Nello stesso anno inizia la serie delle cattedrali di Rouen che abbandonerà insoddisfatto nel 1893
Nel 1898 viene organizzata la galleria Petit con 61 sue opere.

Monet nel ‘900
 
All’inizio del secolo si trova a Londra ma si sposta in Francia per dipingere la Senna a Vetheuil, pur perdendo temporaneamente la vista ad un occhio, riesce ad esporre le sue opere nel 1902.
Nel 1903 Camille Pissarro  l’amico incontrato in gioventù, muore a Parigi.

Tra il 1904 e il 1905 Durand-Ruel organizza due mostre: nella prima vi sono le tele londinesi mentre la seconda è una mostra generale dell’impressionismo a cui Monet partecipa con 55 opere.

Nel 1908  si ammala e la vista gli si comincia ad indebolire ma intraprende ugualmente un viaggio a Venezia e ritrae la città che lo affascina molto per i suoi effetti di luce. Conclude la serie dei paesaggi veneziani nel 1912 e la loro esposizione ottiene un enorme successo.

Nel 1911 muore la moglie Alice e le condizioni della sua vista peggiorano ulteriormente.

Gli anni della guerra sono un periodo di grande solitudine per Monet, lenita solo dalla presenza della figliastra Blanche, muore anche l’amico Degas.

Nel ’18 Monet per festeggiare l’armistizio dona due tele allo stato. Nell’ultima parte della sua produzione artistica il sentimento patriottico si fa sempre più forte in lui. Tanto da dedicarsi completamente alla donazione di dodici tele di quattro metri ciascuna. La loro creazione lo occuperà fino al 1922 anno in cui diverrà completamente cieco. Le tele saranno esposte nell’Orangerie.

Nel 1923 si sottopone finalmente ad un operazione all’occhio più colpito, traendone qualche beneficio. Dipingerà fino al 1925 in totale isolamento.

Il 6 dicembre del 1926 Monet muore per un tumore ai polmoni, il suo funerale sarà celebrato l’8 dicembre.